Il progetto, promosso dalla presidenza nazionale ANPI, prevede la realizzazione – in un tempo di due anni – di un archivio pubblico contenente interviste video alle ultime partigiane e partigiani viventi. Il coordinamento editoriale e la raccolta di queste interviste è a cura di Gad Lerner e Laura Gnocchi. L’intento è quello di dare forma a un memoriale vivo e condiviso e al tempo stesso di fornire un moderno strumento di conoscenza storica e democratica alle nuove generazioni. Qualcosa di più, quindi, di un monumento celebrativo. Una grande operazione culturale per rinnovare nel tempo la consapevolezza che la Resistenza costituisce un passaggio decisivo per la costruzione della convivenza civile e per instillare nella coscienza di tutte le italiane e gli italiani l’imprescindibilità dei valori di libertà, umanità e giustizia. Per chi ha partecipato, nel salone del palazzo del Podestà, alla presentazione della iniziativa avvenuta a Bologna il 7 giugno nel quadro di RepIdee si è certo reso conto della validità dell’iniziativa e della sua rispondenza ai sentimenti più autentici dei cittadini democratici.
L’autentica ovazione che ha salutato il compagno Gildo “Arno” Bugni, l’esempio più autentico che Bologna offre oggi di protagonista della Resistenza, è sintomatica di un forte interesse a garantire una felice riuscita dell’iniziativa. Inoltre la spiegazione offerta da Carla Nespolo, nostra presidente nazionale e dal giornalista Gad Lerner, oltre alla proiezione di una serie di interviste già raccolte e foto d’epoca, hanno ulteriormente sottolineato il valore della ricerca e il significato del progetto.
Non si tratta solo di raccogliere testimonianze; ossia come i partigiani e le partigiane hanno vissuto le vicende resistenziali (e, perché no, anche quelle successive), ma di tramandare ai posteri una testimonianza, una memoria che deve farsi storia per l’oggi (e ce n’è bisogno), ma anche riferimento, insegnamento, indirizzo per le future generazioni.
Questa volontà si collega immediatamente con l’iniziativa che un folto gruppo di intellettuali ha messo in campo al fine di riportare lo studio della storia nelle scuole italiane. È questa storia che deve essere insegnata, certamente anche con spirito critico, ai nostri giovani, alle future classi dirigenti. Ancora una volta ANPI (in questo caso con la partecipazione anche di SPI CGIL), è all’avanguardia nell’azione tesa a elevare il livello di coscienza dei cittadini e delle nuove generazioni in particolare.
Possiamo contribuire anche noi? Sì! Chi dispone di materiale ritenuto utile all’iniziativa (foto, documenti, altro) può metterlo a disposizione contattando ufficiostampa@anpi.it, tel. 3200361804.