Il Ddl sulle intercettazioni, approvato ieri in Senato, è un provvedimento assolutamente inaccettabile, perché in profondo contrasto con la Costituzione della Repubblica.
L’ANPI denuncia con forza l’atteggiamento del Governo che mentre da una parte proclama la volontà di perseguire la corruzione attribuendosi oltretutto meriti – che sono invece tutti della magistratura e delle forze dell’ordine – nella lotta alla criminalità organizzata, dall’altra priva gli operatori della giustizia di indispensabili mezzi di indagine, ponendo, allo stesso tempo, inedite e assurde limitazioni al diritto-dovere della stampa di fare libera informazione e del cittadino di riceverla come espressamente sancito dall’art. 21 della Costituzione: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.
L’ANPI rivolge inoltre un appello per una mobilitazione unitaria e civile a tutte le coscienze democratiche, ai partiti, alle forze sindacali, agli studenti, all’associazionismo. Li invita quindi a partecipare alla sua Seconda Festa Nazionale “Italiani, di Costituzione” ad Ancona, occasione importante e preziosa per lanciare un no forte, responsabile, massiccio a chi intende cancellare la democrazia dal Paese.
Raimondo Ricci
Presidente Nazionale dell’ANPI