Da oggi le pagine più nere dell’Olocausto sono accessibili al pubblico. E’ stato aperto infatti l’archivio dell’International Tracing Service (Its) della Croce Rossa con sede Bad Arolsen, una piccola città al centro della Germania.
Gli archivi sono gestiti dagli undici paesi dell’Europa incaricati, in virtù di un trattato del 1955 e fino ad ora erano accessibili solo ai parenti delle vittime dell’olocausto per informarli della sorte dei loro cari.
Al loro interno ci sono le informazioni riguardanti 17,5 milioni di deportati, cinquanta milioni di documenti sui piani di sterminio nazisti e anche la famosa Schindler’s list.
I nazisti tennero nota meticolosamente dei loro crimini, perciò oggi scienziati e storici di tutto il mondo avranno a disposizione un patrimonio informativo immenso.
L’archivio è stato fondato nel 1943 dalla Croce Rossa britannica e dal ’55 sotto la direzione del comitato di Ginevra, ma la proprietà formale è del governo di Berlino come eredità della Germania nazista.
Il sottosegretario agli esteri per l’Europa, Gunter Gloser ha detto oggi: «Desidero invitare tutti gli scienziati a farne uso e permettere così una riflessione su questo capitolo oscuro della storia tedesca».