L’ANPI provinciale di Bologna non è indifferente a quanto è accaduto e sta accadendo in città in merito al centro sociale Làbas. I giovani e le giovani del Làbas avevano occupato un luogo significativo per la storia della Resistenza a Bologna: quella era la sede della caserma delle Brigate nere tra il 1943 e il 1945, un luogo di tortura e di morte di partigiani e antifascisti, un luogo che i partigiani del battaglione Busi della 1ª brigata Irma Bandiera avevano restituito alla libertà e alla città di Bologna il 21 aprile 1945.
Il Làbas aveva voluto ricordare i fatti tragici della dominazione fascista e la lotta partigiana in una targa inaugurata all’interno del centro sociale, affinché la città non perdesse un pezzo della sua memoria. Aveva inoltre dato vita a progetti di carattere sociale, culturale e di integrazione, rivolte agli “ultimi” al fine di ammortizzare le diseguaglianze sociali, e che avevano ricadute positive anche sul quartiere e sulla città.
Esperienze che meritano ogni possibile sforzo alla ricerca di una soluzione condivisa.
L’ANPI di Bologna auspica dunque che venga individuata una soluzione alternativa adeguata per consentire al Làbas di proseguire nelle sue attività sociali e auspica altresì che la targa che ricorda la Resistenza apposta nei locali dell’ex caserma venga preservata in futuro e, anzi, valorizzata dall’amministrazione e dalla proprietà come parte della memoria di Bologna.
per il Comitato Provinciale dell’ANPI di Bologna
il Segretario Provinciale
Ermenegildo “Arno” Bugni