La sezione locale ANPI sostiene i compagni lavoratori della Magneti Marelli di Crevalcore in questo momento delicato dove la democrazia e la libertà di stampa sono messe a dura prova. Per questo motivo siamo qui oggi e vi invitiamo a non sentirvi soli: siamo in tanti al vostro fianco, crediamo in voi ed in ciò per cui lottate. Qui di seguito riportiamo il comunicato dell’ANPI nazionale a sostegno dello sciopero FIOM del 9 marzo e il comunicato del segretario dell’ANPI di Bologna in solidarietà all’Unità, espulsa dalle bacheche della fabbrica.
“L’ANPI è a fianco della Fiom in occasione dello sciopero proclamato per il 9 marzo 2012, condividendone le motivazioni e soprattutto quelle che vanno al di là del contingente sindacale (che è sempre doveroso lasciare alla competenza del Sindacato), ed investono questioni di principio, di fondo dello stesso sistema democratico”.
Inizia così una dichiarazione di Carlo Smuraglia presidente nazionale dell’Anpi che aggiunge: “In particolare, l’ANPI è fermamente convinta che l’art. 18 dello Statuto rappresenta tuttora una garanzia di libertà, non risultando, peraltro, che la sua abolizione potrebbe in alcun modo giovare a risolvere il problema della crescita, dello sviluppo e della occupazione, che dipende da ben altri fattori e che deve essere risolto con provvedimenti organici, diretti unicamente e coerentemente a questi fini”.
“E’ altresì nostra convinzione – aggiunge – che il problema della rappresentanza sindacale in azienda si risolva in un vero e proprio presidio di libertà, corrispondendo non solo alla necessità di una forte e positiva dialettica sindacale, ma anche e soprattutto all’esigenza di attuazione di uno dei princìpi fondamentali consacrati nell’art. 39 della Costituzione: le lavoratrici ed i lavoratori hanno diritto ad essere rappresentati e tutelati, anche all’interno delle aziende, sempre e comunque, e in ogni caso indipendentemente dalla sottoscrizione del contratto aziendale”.
“Quando si tratta di princìpi fondamentali, che attengono ai diritti civili, politici e sindacali dei lavoratori e delle lavoratrici, la linea di difesa apprestata dal Sindacato ci riguarda tutti, come cittadini e come persone, perché il lavoro e la dignità nel lavoro appartengono ai fondamenti della convivenza civile. Per questo solidarizziamo con l’iniziativa della Fiom, nella convinzione fermissima che, nella sostanza, i problemi sollevati riguardano l’intera collettività”.
L’ANPI con l’Unità. Il segretario dell’ANPI provinciale di Bologna, William Michelini, ha espresso la sua «convinta solidarietà nei confronti del quotidiano L’Unità, dei suoi giornalisti e del suo personale tecnico, colpiti dal grave provvedimento di estromissione dalle bacheche degli stabilimenti Magneti Marelli (gruppo Fiat) di Bologna, Crevalcore e di Bari».
Secondo il partigiano la cacciata della Fiom da parte degli stabilimenti di Marchionne e, di riflesso, quella del quotidiano fondato da Gramsci dalle bacheche degli ex delegati Cgil, «è un grave attentato alla libertà di stampa e di opinione che noi partigiani non possiamo che condannare». Il ricordo di Michelini va ai tempi della guerra: «L’Unità ha avuto una funzione essenziale durante la Lotta di Liberazione, quando veniva stampato alla macchia e divulgato dalle nostre staffette che rischiavano la vita per darne diffusione. Io stesso, fin dal 1942, distribuivo il giornale clandestinamente. Ricordo che “L’Unità” uscì in edizione straordinaria all’indomani del 7 novembre 1944 per annunciare la vittoria partigiana sulle ingenti forze nazifasciste nella Battaglia di Porta Lame». L’Anpi chiude con un invito «a tutti i democratici: sostenete L’Unità e difendete i valori della libera stampa nel nostro Paese».