Quattro classi hanno incontrato l’autrice del libro dedicato a Penelope Veronesi, partigiana, diplomata al Laura Bassi nell’anno scolastico 1937 – ‘38
Scritto da Janna Carioli ed illustrato da Federica Aglietti il libro per ragazzi (ma è una lettura piacevole anche per gli adulti) La partigiana in tailleur, è una delle 21 perle della collana Fatterelli bolognesi curata da Tiziana Roversi per Minerva. Cento copie del libro sono state consegnate a quattro classi dell’istituto che mercoledì 18 gennaio, a libro letto, hanno incontrato l’Autrice.
Il racconto, tutto centrato nei giorni dell’aprile ’45 alla vigilia della Liberazione, trae spunto dalla storia vera della partigiana Penelope Veronesi – nome di battaglia Lucia – che, sfruttando con intelligenza e abilità i pregiudizi dei fascisti che volevano le partigiane malmesse e straccione, aggira indenne i posti di blocco indossando scarpe con i tacchi avvolta nel suo impeccabile tailleur, confezionato dalla madre del fidanzato.
Janna Carioli, già nota al pubblico bolognese per essere stata tra i fondatori del Canzoniere delle Lame, ha mantenuto negli anni il suo impegno civile e politico, dedicandosi anche alla letteratura per ragazzi e alla scrittura di programmi televisivi per bambini. Ho incontrato Penelope Veronesi – racconta Carioli – quando gestiva il centro anziani di via del Pallone. La ricordo come una donna combattiva che si è sempre adoperata per migliorare la vita delle altre persone. È stato un grande onore per me scrivere questo libro – prosegue Cairoli –perché in un qualche modo è stato un piccolo ringraziamento per ciò che aveva fatto.
L’insegnante Maria Giovanna Bertani assieme alla collega Antonella Selvidio non è nuova a questo genere di progetti che negli ultimi anni hanno saputo coinvolgere gli studenti del Laura Bassi nella ricerca storica sulla Resistenza. La nostra scuola, racconta con orgoglio Bertani, esiste dal 1860 ed è tra le scuole più antiche della città e grazie al nostro archivio siamo riusciti a fare delle ricerche sugli ex allievi. Ne abbiamo trovati ben 43 che aderirono alla Lotta di Liberazione; di questi furono sette i caduti e a loro sono state intitolate 7 aule della scuola. Tra i 43 c’era anche Penelope che si è diplomata nell’anno scolastico 1937 – ’38. Assieme ai ragazzi abbiamo ricostruito le loro biografie e sono stati diversi i parenti ancora in vita che sono venuti a trovarci e a portarci
ulteriori materiali e testimonianze. Queste sono sempre occasioni speciali di crescita e di formazione per i nostri studenti e per le nostre studentesse e sono davvero convinta che contribuiranno a farli diventare degli adulti consapevoli.
Sono orgogliosa di aver contributo a questa bella iniziativa con la donazione di cento copie del libro, ha dichiarato Anna Cocchi presidente dell’Anpi. Compito dell’Anpi è diffondere i valori dell’antifascismo per arrivare alla piena applicazione della Costituzione tenendo sempre viva la memoria della Resistenza. Qualunque strumento che ci permetta di raggiungere i più giovani – e le arti sono uno strumento privilegiato – è utile e benvenuto.