Il Biennio Nero – Lo squadrismo in Emilia-Romagna 1920-1922
Presentazione del documentario
Il docufilm ricostruisce l’ascesa del fascismo attraverso la violenza squadrista, che nel primo dopoguerra si manifestò con particolare virulenza sul territorio emiliano e romagnolo, in cui le organizzazioni contadine e il movimento operaio erano più radicati.
Accompagnati dalla troupe di ripresa, una ventina di alunni delle Scuole medie “Guido Reni” di Bologna hanno fatto un viaggio incontrando quattro narratori speciali (Donatella Allegro, Miro Gori, Moni Ovadia, Bruno Stori) che nei luoghi emblematici di alcune città hanno illustrato loro la nascita e lo sviluppo della violenza squadrista fino all’instaurarsi della dittatura.
La voce fuori campo, che introduce ogni tappa con l’ausilio di filmati di repertorio, è quella dello scrittore Pino Cacucci.
Il viaggio è suddiviso in cinque momenti:
“Battesimo”, Bologna: l’assalto squadrista del 1920 per impedire l’insediamento della giunta socialista e la strage di Palazzo D’Accursio;
“Egemonia”, Ferrara: conquistata dagli squadristi, la provincia più rossa della regione vede convertirsi al fascismo ampie masse di popolazione;
“Radici”, Forlì: la terra natale di Mussolini, dove tutti lo conoscevano come agitatore socialista e dove tornò da fascista con le camicie nere;
“Capitolazione”, Ravenna: la presa della città nel luglio 1922 da parte di Italo Balbo e la distruzione del movimento cooperativo;
“Resistenza”, Parma: l’unica città che respinse gli squadristi grazie all’unità delle forze antifasciste e all’organizzazione militare degli “Arditi del Popolo”.
Realizzato da: Orso Rosso Film