Come partigiane e come antifasciste siamo con tutte coloro che hanno risposto all’appello doveroso e appassionato de l’Unità.
Questo anche a nome delle donne che nella Resistenza, per la propria dignità e per quella del proprio Paese, hanno pagato con la vita e sacrificato la propria giovinezza.
Nel loro nome affermiamo con forza che il Presidente del Consiglio:
– offende ed umilia la loro memoria e le tante che nella democrazia si sono conquistate un nuovo posto nella società e nuovi diritti grazie al proprio impegno, alle proprie capacità, alla propria passione civile.
– calpesta la Costituzione ed i valori su cui si basano l’autorevolezza, la credibilità, la dignità delle istituzioni;
– con il suo stile di vita, e la sua idea delle donne, degna del peggiore machismo fascista, lancia ai giovani e alle ragazze di oggi un messaggio devastante.Tutto ciò non è più tollerabile. Se ne deve andare. Ciò che accade interroga ciascuna di noi, la nostra coscienza, la nostra dignità, la nostra responsabilità.
Diamo voce e visibilità alla nostra indignazione, diamo voce alle donne “vere”, che non vogliono svendere il proprio bene più prezioso: il rispetto per se stesse e l’amore per il proprio Paese.
IL COORDINAMENTO FEMMINILE NAZIONALE DELL’ANPI
LE PARTIGIANE E LE ANTIFASCISTE DELL’ANPI