Entrambe erano nate a Calderara di Reno. Irma Pedrielli, nel 1924, faceva l’operaia orlatrice, Ada Zucchelli, nel 1917, la bustaia. Erano attive nella 7a brigata GAP a Bologna e a Calderara. Ada prese anche parte all’organizzazione dell’attacco che, il 9 agosto 1944, portò alla liberazione dei detenuti politici dal carcere di San Giovanni in Monte.
Il 14 settembre, a seguito di una delazione, i fascisti attaccarono la base partigiana di via Ponte Romano 34. Nello scontro vennero uccisi tre partigiani (Angiolino Castagnini “Tito”, Renato Martelli e Sergio Galanti “Rana”), mentre Ada e Irma furono catturate, con Roveno Marchesini “Ezio”, nipote di Ada.
Incarcerate nella caserma di via Borgolocchi, torturate, vennero fucilate al Poligono di tiro il 16 settembre, insieme a Roveno.
Un Gruppo di Difesa della Donna In ricordo di Irma prese il suo nome.
Nel 1955, nel primo decennale della Liberazione, Renata Viganò ricordò le loro figure in un piccolo opuscolo intitolato “Donne della Resistenza”, sottolineando che “… Essere staffette della 7a GAP Gianni non era cosa da poco…”
le immagini di “Vilma” e “Olga” sono tratte da memoriadibologna.comune.bologna.it
