Francesco Pirini aveva 17 anni quando perse 14 famigliari nella strage nazi-fascista di Monte Sole, alla quale scampò solo perché la madre l’aveva mandato a raccogliere l’erba per i conigli.
Testimone dell’orrore al quale assistette da lontano, è riuscito a trasformare il dolore in un impegno civile costante e prezioso che ha caratterizzato tanta parte della sua indefessa opera di testimonianza. Con la Scuola di Pace incontrava giovani e ragazze, trasmettendo loro la memoria di quanto era accaduto su quelle colline. Non era animato da odio o risentimento, era riuscito a perdonare. Perdono che ha ribadito anche in occasione del processo di La Spezia. Era lui che accompagnava i visitatori tedeschi in visita sui luoghi dell’eccidio.
L’anagrafe è davvero impietosa e poco consola che Pirini avesse 95 anni. Venendo a mancare i protagonisti e i testimoni del periodo più nero della nostra storia – ha dichiarato Anna Cocchi – è, non solo necessario ma urgente, che i giovani e le ragazze sappiano raccogliere il testimone che i nostri cari partigiani e partigiane e gli amici come Francesco Pirini ci hanno lasciano. Solo così la loro sofferenza non potrà dirsi vana.