Ancora un Comune che si schiera contro il d.d.l. 1360: Casalecchio di Reno ricorda che il cosiddetto esercito della Repubblica Sociale Italiana operarò agli ordini diretti della Wehrrnacht e delle SS, che coloro che vi appartennero si resero responsabili di gravissimi delitti contro la popolazione civile e contro coloro che scelsero di lottare, nelle formazioni partigiane, per conseguire la liberazione dell’Italia dall’invasione nazista.
“DDL 1360 – Istituzione dell’Ordine del Tricolore”
Preso atto
che la presentazione della proposta di legge 1360 che prevede l’istituzione dell'”Ordine del Tricolore” rappresenta ancora una volta il tentativo di equiparare chi combatté per la Repubblica di Salò, collaboratori degli invasori nazisti, a tutti coloro che decisero di non sottostare alla volontà dei tedeschi – e per questo furono deportati nei campi di concentramento – e di equipararli ai Partigiani che combatterono per la libertà della nostra Nazione.
Ritiene
che la proposta di legge n. 1360, elaborata in nome di uno strumentale patriottismo della Costituzione e della democrazia oltre che di un’auspicabile concordia nazionale, stravolge invece la verità storica confondendo chi per la libertà ha combattuto e dato la vita con coloro che si schierarono a fianco dei nazisti invasori e della dittatura, debba essere ritirata o comunque disattesa.
Rileva
che tale proposta ignora il ruolo concretamente svolto dal cosiddetto esercito della Repubblica Sociale Italiana ed, in particolare, il fatto che gli appartenenti a quest’ultimo operarono agli ordini diretti della Wehrrnacht e delle SS, rendendosi responsabili di gravissimi delitti contro la popolazione civile e contro coloro che scelsero di lottare, nelle formazioni partigiane, per conseguire la liberazione dell’Italia dall’invasione nazista. Come in tutti i pronunciamenti della Corte di Cassazione infatti è assolutamente chiaro che c’è stata la continuità dello Stato anche dopo l’8 settembre e la caduta del fascismo. Non si può pertanto riconoscere il titolo di combattente a chi ha contrastato lo Stato Italiano sovrano schierandosi con la Repubblica sociale.
Condivide
le parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per il quale “bisogna ricostruire il clima di quei giorni, la ribellione di tanti giovani che combatterono per le formazioni partigiane e il senso del dovere di chi rifiutò la Repubblica di Salò e fu deportato nei campi tedeschi, sapendo anche che della Resistenza non bisogna sottacere nulla, ma bisogna tenere fermo il limite invalicabile rispetto a qualsiasi forma di denigrazione o svalutazione che si nasconde in false equiparazioni e banali generalizzazioni.”
Invita pertanto
La Giunta Comunale a proseguire nell’impegno dimostrato in questi anni sui temi della ricostruzione storica e della memoria perché non vada perduto l’ingente patrimonio di valori e di civiltà, da trasmettere alle generazioni future.
Chiede
Ai Parlamentari che si riconoscono nei valori fondamentali dai quali è sorta la Costituzione della Repubblica Italiana di attivarsi in ogni modo affinché la proposta di legge n. 1360 non sia trasformata in legge dello Stato, calpestando in questo modo le ragioni del Diritto e della Storia.
L’O.d. G. è stato approvato a maggioranza.Hanno votato a favore: PD, PRC, Margherita
Assenti: Verdi, SD
Usciti dalla sala al momento del voto: AN, FI, Lista Civica
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