Presi la prima volta la tessera nel 2014, mi pare. Ero all’università già da un paio d’anni e cercavo qualcosa in cui credere. Ogni anno continuo a rinnovarla per ragioni sempre nuove, più passano gli anni e più trovo buoni motivi per farlo.
Solo aderendo all’ANPI ho potuto davvero capire quanto coraggiosa, consapevole e sofferta sia stata la scelta di resistenza e riscatto presa da quei compagni.
Ho potuto incontrare alcuni ribelli di quel tempo (tra tutti E. Bugni, W. Michelini e C. Smuraglia) al sacrificio dei quali non saremo mai sufficientemente grati per il riscatto e la dignità riconquistati a nome dell’intera nazione. Proprio a proposito di questo, negli ultimi tempi sto realizzando quanto la parola patria oggi abusata e deviata dal suo significato, sia tutt’altro che una parola di destra. È invece quello per cui molti giovani decisero di sacrificare la loro vita un tempo. L’attualità dell’ANPI sta nel perpetuo ricordo di quel coraggio, nel trasmetterlo ai più giovani e a tutti quei popoli coi quali oggi conviviamo nel nostro paese, in modo che sappiano da dove veniamo.
Jacopo P.
I valori della Resistenza richiedono una discesa in campo, una testimonianza ed una partecipazione attiva, l’iscrizione all’ANPI è un esempio di tale
Alessandra M.