Signor Presidente del Consiglio,
i partigiani, gli antifascisti, i democratici dell’ANPI le chiedono assoluto rispetto della scuola pubblica. E’ suo dovere costituzionale valorizzarla e sostenerla, non insultarla.
E’ inammissibile il trattamento riservato a quanti, ogni giorno, con impareggiabile senso di responsabilità, dedicano la propria vita, accettando misere condizioni economiche, all’educazione dei nostri ragazzi, al loro futuro civile e professionale.
Gli insegnanti meritano parole ben diverse da un capo del governo.
L’Italia è stanca di essere maltrattata, di vedere maltrattata e minacciata la garante suprema dei suoi diritti, della sua convivenza civile, quella Costituzione nata dal sangue, dal sacrificio di donne e uomini che non hanno esitato un istante a battersi per la libertà del proprio Paese.
Rispetto, Presidente.
Rispetto.
LA SEGRETERIA NAZIONALE ANPI