Le modalità con le quali sono state condotte le operazioni di sgombro del Cara di Castelnuovo di Porto offendono la storia e i principi sanciti dalla Costituzione Italiana.
L’incertezza sul destino delle persone che vi erano ospitate, l’interruzione di tutte le azioni volte ad un’effettiva integrazione, a cominciare dall’impossibilità di poter continuare a frequentare la scuola da parte dei bambini, l’assenza di qualunque indicazione precisa ci inducono – ha dichiarato la Presidente dell’ANPI provinciale di Bologna Anna Cocchi – ad esprimere la forte preoccupazione che questa situazione possa verificarsi anche a Bologna dove, come a Castelnuovo per altro, non si registrano situazioni di emergenza.
Per questo, appellandoci all’articolo 2 della Costituzione La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili dei solidarietà politica, economica e sociale ci dichiariamo disponibili fin d’ora a sostenere il Sindaco Virginio Merola qualora decidesse di avviare una rete di solidarietà tra le associazioni e la società civile per fronteggiare al meglio le criticità che, siamo certi, si verificheranno anche a Bologna qualora si procedesse con la chiusura dell’hub di via Mattei.