Appaiono “strumentali” le parole del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sul ruolo che la lotta di liberazione ebbe in Italia. Così Armando Cossutta, ex partigiano e vicepresidente vicario dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani), commenta quanto detto dal premier oggi (l’Italia “trovò la forza di riscattarsi” dall’ “infamia delle leggi razziali di cui si macchiò purtroppo nel 1938” attraverso “la lotta di liberazione dal nazifascismo”) intervenendo alla Knesset in Israele.
“La dichiarazione di Berlusconi a proposito della guerra di liberazione che ha riscattato l’Italia dal nazifascismo – spiega Cossutta – non mi meraviglia. Sono concetti che aveva già espresso un anno fa nella ricorrenza del 25 aprile, ma purtroppo nei mesi successivi se ne è poi scordato. Oggi – sottolinea – li riprende e temo che lo faccia, come sempre, in modo strumentale, probabilmente perché la visione della tragedia della Shoà e delle persecuzioni naziste lo hanno fortemente colpito e anche perché, attento come è ai sondaggi, Berlusconi non può non sapere che la grande maggioranza del popolo italiano difende la causa della guerra di liberazione che ha garantito la democrazia in Italia con la Repubblica e la Costituzione”. Ora, aggiunge il vicepresidente dell’Anpi, “il presidente del Consiglio tenga ben presente che l’anniversario della Liberazione, il prossimo 25 aprile, deve essere celebrato solennemente in tutti i comuni italiani, nelle caserme e nelle scuole e questo è un compito del Governo”.