Sul quotidiano Avvenire, lettera di ringraziamento del Presidente nazionale ANPI al Vescovo di Bologna per le sue parole rivolte recentemente alla Costituzione
Pubblicata sul quotidiano Avvenire del 5 febbraio 2021 (p. 2) col titolo “Persona lavoro socialità salvano l’Italia, Grazie alla Costituzione e grazie a Zuppi” una lettera con cui il Presidente nazionale ANPI, Gianfranco Pagliarulo, ringrazia il Card. Matteo Zuppi per essersi rivolto alla Costituzione – in una lettera del 21 gennaio scorso – con parole bellissime e con l’auspicio della sua piena applicazione.
Di seguito il testo integrale della lettera del Presidente nazionale ANPI:
Vorrei ringraziarLa, gentile Cardinale, per le Sue bellissime parole rivolte alla Costituzione nella lettera che Lei ha scritto il 21 gennaio. Nel buio della pandemia e delle difficoltà in cui versano milioni di famiglie, Lei ha proposto l’unica via per ricostruire fiducia e restituire speranza. Nella Costituzione c’è quella luce, quella “lampada”, se posso permettermi di pronunciare una parola evangelica, che ci consente di vedere meglio e perciò distinguere la strada giusta dalla strada sbagliata.
In un’altra circostanza, per molti aspetti imparagonabile, l’immediato dopoguerra, in Italia ci si trovò nell’urgenza di riconoscersi come comunità nazionale e perciò di rinascere dopo gli orrori del nazifascismo e della guerra. Prevalse per fortuna lo spirito costituente e da quello spirito nacque la Carta. In realtà il seme era stato gettato prima dal Comitato di Liberazione Nazionale che aveva in essenza unito tutte le forze, pur fra loro distanti, che contrastavano la dittatura e l’occupazione. Giuseppe Dossetti, come Lei mi insegna, fu partigiano e membro del CLN di Reggio Emilia.
Su questi presupposti, l’intesa nella Costituente fu generale e diffusa pur nelle profonde differenze, anche perché si usciva da un lungo periodo in cui la persona era stata umiliata e oppressa. Da ciò l’impegno dei costituenti per restituirle il valore fondamentale che le spetta: la persona, peraltro, intesa non come individuo singolo ed isolato, ma collocata nel tessuto dei rapporti sociali, vista nella concretezza della sua vita, della sua situazione sociale e lavorativa e come fondamento della società civile: persona, lavoratore, cittadino.
In continuità con quei valori, l’Associazione che rappresento comprende statutariamente all’articolo 2 la specifica missione di “concorrere alla piena attuazione, nelle leggi e nel costume, della Costituzione Italiana, frutto della Guerra di Liberazione, in assoluta fedeltà allo spirito che ne ha dettato gli articoli”.
Per tutti questi motivi, trovo importanti le Sue parole. A tanti anni dalla sua scrittura, davvero, si tratta di rivolgersi alla Costituzione per difenderla ed attuarla.
Oggi a tal fine c’è la necessità di unire energie, far convergere esperienze e far maturare percorsi. Ci pare che le parole che ci indicano la strada del dialogo e che dichiarano l’obiettivo siano: un nuovo umanesimo. Per queste ragioni l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, assieme ad altre associazioni, sindacati, movimenti, partiti, ha dato vita a “un’alleanza che unisca giovani e anziani, donne e uomini, laici e religiosi, persone di diverse opinioni, ma unite sui principi dell’antifascismo, per un Paese che torni a progredire pienamente, su basi nuove, sulla strada della democrazia e della partecipazione e dove l’economia sia finalmente al servizio della società e della persona, come più volte ricordato anche da Papa Francesco”; tale alleanza ha recentemente lanciato l’appello “Uniamoci per salvare l’Italia” incardinato su tre parole: persona, lavoro, socialità; sono tre parole che ho ritrovato nelle ultime encicliche e in altra forma nell’evento di Assisi “Economy of Francesco”.
Gentile Cardinale Zuppi, sulla scorta di queste riflessioni e ringraziandoLa per l’opportunità, ritengo che sia il tempo di costruire un dialogo che vede nella Costituzione i riferimenti su cui confrontarci per rendere vivi i grandi temi che ci stanno a cuore, come forza propulsiva per una nuova umanità.
Gianfranco Pagliarulo – Presidente nazionale ANPI
(dal quotidiano Avvenire del 5 febbraio 2021 a pag. 2)