Roma, 22 ottobre 2010
Concita De Gregorio
Redazione l’Unità
Via Francesco Benaglia, 25
00153 Roma
Cara Concita,
la volgarità e la violenza con cui Sallusti e il Giornale continuano a reagire alla verità e alla forza dei tuoi argomenti rivelano con estrema chiarezza la loro idea delle donne, tipica del peggiore machismo e virilismo fascista.
Per i fascisti le donne non devono pensare, né azzardarsi a reagire e a rispondere ai soprusi.
Stiano al loro posto, zitte e sottomesse, in perenne adorazione del maschio e del capo.
In questa idea fascista delle donne sta l’offesa più bruciante fatta a tutte le donne, la negazione in radice della loro dignità, in quanto “persone”.
Per essere riconosciute come “persone” e cittadine con diritti e doveri le donne si sono battute dalla Resistenza in poi. Tu stai continuando una battaglia che è di tutte.
Per questo siamo con te, e siamo fiere della forza tranquilla con cui riaffermi ogni volta che le donne sono cambiate e non si fanno intimidire.
p. il Coordinamento Femminile Nazionale dell’ANPI
Marisa Ferro
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