La dichiarazione di ieri di Berlusconi è così mostruosa che si potrebbe lasciarla perdere, anche per non assecondare la sua ricerca di pubblicità.
Ma un minimo di riflessione ci vuole, perché la frase non è sfuggita a caso, ha tutta l’aria di essere premeditata, cogliendo l’occasione della presenza di molta stampa nel luogo dove si inaugurava il Museo della Shoah; ma dietro, c’è comunque un mondo, un modo di pensare.
Si diceva una volta che Omero è sempre Omero anche quando sonnecchia. Questa frase si adatta perfettamente al caso di Berlusconi che, anche quando dormicchia (come ha fatto ieri) durante la cerimonia, tuttavia è sempre lui, cioè – alla fine – uno che pensa davvero che Mussolini abbia “fatto bene” a prescindere dalle leggi razziali.
E i 3000 morti prima ancora di prendere il potere?
E i tantissimi anni di carcere irrogati dai Tribunali speciali agli antifascisti e il confino agli oppositori?
E la guerra disastrosa e perduta?
Chiaramente Berlusconi pensa che tutto questo non rappresenti nulla.
Il guaio è che, in questo campo, si va molto al di là della boutade, perché c’è chi ascolta con piacere e si sente appoggiato. Sarà stato un bel giorno, ieri, per Casa Pound, per i fascisti del terzo millennio, per tutti coloro che sognano impossibili ritorni.
Ed è questo il guaio maggiore: l’incoraggiamento e il sostegno, diretto o indiretto, che si dà ai neofascisti, ai nostalgici, ai (quasi) indifferenti.
E questo è grave e pericoloso e va detto con forza, anche se Berlusconi sarà contento, comunque, di essere finito – come voleva – sui giornali.
Carlo Smuraglia
Presidente Nazionale ANPI