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Breve cronaca della Conferenza nazionale delle donne dell’ANPI

By 21 Maggio 2009 No Comments

conferenza Donne Anpi

“E’ un fatto importantissimo che l’ANPI abbia deciso di riaprire la battaglia delle donne!” ha usato parole di incoraggiamento Livia Turco alla Conferenza “Più forza all’antifascismo e alla democrazia: più donne nell’ANPI”. Presenti la CGIL, l’ARCI, l’UGL, la Rete degli Studenti Medi, l’Unione degli Studenti. “Il silenzio delle donne oggi è purtroppo assordante – ha proseguito la deputata – e siamo quasi sparite. Dobbiamo tornare a fare gruppo contro le proposte pesanti di questo centrodestra, l’autorevolezza delle singole non serve a nulla. Grazie all’ANPI per quello che sta facendo  e farà. Sono con voi”. 

Ad ascoltare ed intervenire c’erano le partigiane – Lea Bendandi, Maria Bocchi, Savina Bozzano, Tina Costa, Didala Ghilarducci, Annita Malavasi, Giovanna Marturano, Lidia Menapace, Marisa Ombra, Aude Pacchioni, Ibes Pioli, Olga Prati, Marisa Rodano, Walkiria Terradura, Teresa Vergalli – Marisa Ferro e Carla Argenton, della Segreteria Nazionale dell’ANPI, Armando Cossutta, Paola Varesi, direttore del Museo Cervi, le giovani antifasciste, tra cui Enrica Berti e Serena Ragno del Comitato Provinciale ANPI di Venezia e Monica Minnozzi di quello di Macerata, e altre figure variamente impegnate tra cui Lidia Campagnano, giornalista e docente universitario, Patrizia Sentinelli, già Vice Ministro degli Affari Esteri.

Forte e largo è apparso il consenso intorno all’iniziativa come anche la  voglia di partecipare alla nuova stagione di battaglie per la democrazia avviata dall’Associazione:   “La CGIL ha sempre considerato inseparabile il suo rapporto con l’ANPI – a parlare è Carla Cantone, Segretario Generale dello SPI-CGIL –  Inseparabile perché ci uniscono i valori, il coraggio, la storia. Ma soprattutto ci unisce il modello di società al quale pensiamo per il futuro di vecchie e nuove generazioni. Un modello di società ove le donne non siano considerate un corpo da esibire anche nella politica e non più solo nello spettacolo”. Il richiamo alle veline è evidente, e a questa vicenda le donne ANPI rivendicano una sacrosanta “estraneità”. Meglio tacere.  

Grande l’entusiasmo in sala, si è respirato un vigore da ritrovata unità antifascista. L’ARCI ha promesso sostegno e partecipazione, le partigiane hanno accolto e Eletta Bertani, dirigente dell’ANPI di Reggio Emilia, ha annunciato: “lanciamo per i prossimi due anni il progetto Donne, antifascismo, democrazia: ieri. Oggi e domani, un progetto che vivrà nelle province, sul territorio, favorendo il dialogo tra le diverse generazioni e articolandosi in una molteplicità di iniziative: laboratori, forum tematici… in tutta Italia”. 

In sintonia anche l’On. Rosa Calipari, della Commissione Difesa: “Stare qui tra voi è per me tornare a casa. Sono cresciuta nei valori dell’antifascismo, mio nonno Pietro Mancini fu il fondatore nel 1905 del Partito Socialista in Calabria. Oggi c’è bisogno dell’ANPI, di nuovi resistenti: siamo in presenza di leggi razziali (per cui ogni italiano dovrebbe vergognarsi), sì proprio quelle, cambia solo l’etnia contro cui si scagliano; siamo in presenza di ministri che fanno revisionismo e di esponenti della maggioranza che affermano che Mussolini sia stato troppo buono. Di fronte a questo ci si sarebbe aspettata una forte indignazione popolare. Come c’è stata per il ritiro della 1360 per cui l’ANPI è stata fondamentale”.

A concludere la giornata è stato Luciano Guerzoni, della Segreteria Nazionale dell’Associazione: “L’ANPI ha estremo bisogno delle donne. E la dimostrazione più evidente di ciò sarà che presto entreranno in numero maggiore nella dirigenza nazionale. Questo è un elemento costitutivo della nuova stagione di lotta per la democrazia e rigenerazione dei partiti che l’Associazione dei partigiani  si avvierà a realizzare: la Conferenza di organizzazione che terremo a Chianciano nei prossimi 26, 27 e 28 giugno segnerà l’inizio di questo percorso. Nuove forze, nuova linfa culturale: questo è il futuro dell’ANPI. Non c’ è tempo da perdere”.

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