Attualità

EVENTO RIMANDATO:Il diritto alla Costituzione

By 18 Febbraio 2022 No Comments

Il Convegno ANPI sul “Diritto alla Costituzione” in programma domani 25 febbraio  presso la Sala Borsa cui dovevano intervenire Giovanni Maria Flick, Laura Monticelli, Piero Cacciamani e Camilla Ranauro viene rinviato per decisione della Presidenza Provinciale di Bologna.

La decisione è stata assunta in considerazione degli sviluppi della crisi in Ucraina.

A tutti coloro che avevano preannunciato la loro partecipazione la Presidenza Provinciale rivolge l’invito a presenziare alle manifestazioni che si terranno domani per la deposizione delle armi e per la pace che continua a essere uno dei capisaldi fondamentali della Costituzione italiana e la principale aspirazione dell’ANPI.

 

Venerdì 25 febbraio alle ore 18 in piazza Maggiore

Cordialmente
Anna Cocchi

Il confronto tra le storie che leggiamo, vediamo e di cui facciamo, troppo spesso, esperienza e le previsioni contenute nei principi costituzionali è disarmante nel divario che racconta.
Le nostre Madri e i nostri Padri costituenti ci hanno lasciato una garanzia per il futuro attraverso un Testo che, più di ogni altro, testimonia la vittoria, non solo su venti anni di profonda dittatura, ma su un preciso modo di intendere lo Stato e i rapporti con i cittadini, sancendo un limite invalicabile tra il prima e il dopo, tra ciò che può essere e ciò che non deve più essere.
Nonostante questo, sempre più spesso assistiamo a tollerate o accettate – se non apertamente favorite – lesioni sempre più profonde di quei diritti fondamentali che, in particolare, fanno riferimento alla dignità inviolabile di cui dobbiamo godere come esseri umani, in primis, e, non ultimo, come cittadini.
A ciò si aggiunge un pericoloso e allarmante senso di accomodamento, quando questo non arriva, come già accade, a trasformarsi in criminoso silenzio o rassegnazione. Come possono scorrere tra i fatti di cronaca senza suscitare alcuna reazione che imponga un cambio di passo i morti sul lavoro e nei luoghi dove esso dovrebbe essere finalizzato a uno scopo educativo, le molteplici forme discriminatorie legate al genere, il razzismo imperante, le aggressioni durante manifestazioni legittime e pacifiche – addirittura anche quando i manifestanti sono studenti minorenni -, i vili attacchi ai sindacati e alle loro sedi, ai medici e agli infermieri che da due anni lottano per la vita, la salute e la sicurezza di una comunità?
Non solo. Quelle appena descritte sono forme di discriminazione che si manifestano concatenate tra loro, multiple e intersezionali, ed è solo comprendendo appieno questi concetti che possono essere affrontate: sono fenomeni endemici che si estrinsecano colpendo le persone su più livelli della loro vita, inestricabilmente collegati tra loro, portando la diseguaglianza a livelli critici.
Si viene, infatti, discriminati non solo in quanto appartenenti alla comunità lgbtiq, non solo perché donne, non solo perché giovani o scarsamente colti o poveri. Disparità inaccettabili quanto sistematiche si riscontrano sul posto di lavoro o nell’accesso ad esso, in famiglia e nella società, nella scelta libera e individuale alla maternità, nell’ottenere il permesso di soggiorno e un lavoro regolare, nel vedersi riconosciuto un contratto di lavoro che rappresenti una tutela, e così via.
In una società così indebolita e divisa, dove anche i luoghi di rappresentanza riflettono il tempo che stiamo vivendo, appare, allora, importante individuare questi nuovi meccanismi di cambiamento e capire verso dove ci porteranno e come modificheranno il modo di vivere e convivere, quali conseguenze deriveranno dalla riduzione lineare dei servizi di welfare, dall’accoglimento senza vincoli di spinte economicistiche alla privatizzazione, allo sfruttamento indiscriminato delle risorse ambientali.
Mai come oggi è necessario analizzare questi aspetti e avere chiaro in quale misura confliggono sui diritti che la Costituzione ci garantisce come singoli e nelle nostre formazioni sociali, offrendo, con l’aiuto delle persone che interverranno, quella consapevolezza senza la quale non possiamo pensarci pienamente liberi.
Sono questi gli obiettivi del Convegno “Diritto alla Costituzione – Per una effettiva realizzazione del mandato costituzionale al rispetto dei diritti umani” – promosso dalla Sezione Provinciale ANPI di Bologna in preparazione del Congresso Provinciale 2022.