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IZIEU una colonia per bambini – ebrei rifugiati 1943-1944

By 24 Gennaio 2016 No Comments
i bambini della Maison d'Izieu

i bambini della Maison d'Izieuil 26 gennaio, alle ore 16 viene inaugurata la mostra IZIEU una colonia per bambini – ebrei rifugiati 1943-944.

La mostra, a Palazzo Malvezzi, resterà aperta fino al 2 febbraio ed è una mostra importante e “necessaria”, che l’ANPI vi invita ad andare a vedere.

Tutte le informazioni pratiche le trovi nella pagina dell’evento.

Per capire perché è così importante visitare questa mostra, conoscere questa storia ed onorare questa memoria, vi raccontiamo cos’è stata la Maison d’Izieu e cosa vi è accaduto e lo facciamo con le parole tratte dal portale dell’INSMLI (rete degli Istituti per la storia della Resistenza e della società contemporanea in Italia):

“Izieu si trova in Francia a circa 80 chilometri da Lione. Durante la guerra alcune organizzazioni ebraiche d’Oltralpe si attivano nell’opera di salvataggio di ragazzi ebrei.

Nel caso di Izieu, l’iniziativa è presa da un’infermiera della Croce Rossa francese, Sabine Zlatin, e da suo marito Mirou Zlatin (un ingegnere agricolo), i quali – a partire dall’aprile 1942 – assumono la direzione di alcune colonie per bambini rifugiati dell’Hérault. Infine, nel maggio 1943, i coniugi Zlatin insediano a Izieu “una colonia per bambini rifugiati”, con l’aiuto del viceprefetto di Belley e in accordo con TOSE (OEuvre de Secours aux Enfants).

Dopo l’8 settembre 1943 la zona passa dal controllo italiano a quello tedesco e si rafforza il ritmo delle esecuzioni e delle deportazioni. Il 6 aprile 1944 sette educatori e quarantaquattro bambini e ragazzi ospiti nella Maison sono arrestati per ordine della Gestapo di Lione, comandata da Klaus Barbie. Adulti e bambini di ogni età subiscono un interrogatorio da parte della polizia politica tedesca, che li trasferisce in treno verso il campo di Drancy.

Quarantadue bambini e cinque adulti sono deportati ad Auschwitz-Birkenau e uccisi nelle camere a gas del campo di sterminio; due adolescenti e il direttore della colonia sono invece fucilati in Estonia. Di tutto il gruppo una sola educatrice riesce a sopravvivere.”

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