Vita associativa

Dal Presidente Nazionale ANPI: la raccolta di firme sulla proposta di legge del Sindaco di Stazzema

By 28 Gennaio 2021 No Comments

Care compagne e cari compagni,
siamo preoccupati per l’ennesima, ma per alcune aspetti nuova, offensiva
fascista. Ci riferiamo ad episodi sempre più frequenti di gravi ostentazioni, come quelle
dell’assessora del Veneto che canta “Faccetta nera” da Radio24, di aggressioni e di
vandalismi, come è recentemente avvenuto contro la sede ANPI di Lecco. Ma ci riferiamo
specificamente alla presenza fascista, nazista e razzista sul web nelle più varie forme (siti
e socialnetwork) e alle aggressioni squadriste sempre più frequenti nelle teleconferenze, il
cosiddetto “zoombombing”.
Non esistono disposizioni legislative specifiche in merito, né esiste, nelle
varie proposte di legge avanzate, generose ma incomplete, parziali e di dubbia efficacia,
alcun riferimento al tema.
Sono note peraltro le divergenti interpretazioni delle due leggi
fondamentali contro il fascismo e il razzismo, e cioè la legge Scelba e la legge Mancino: la
giurisprudenza registra sentenze contraddittorie rispetto ad analoghe ipotesi di reato.
Peraltro il confuso contesto politico e le drammatiche condizioni sociali in
cui il Paese versa oggi e – temiamo – verserà ancor di più domani, rendono urgente una
seria e complessiva iniziativa legislativa che non sia contestabile dal punto di vista
costituzionale, che non sia limitata solo ad alcuni aspetti del problema e che non conceda
nulla alla propaganda.
Per queste ragioni stiamo lavorando a livello nazionale, col concorso di
magistrati e costituzionalisti, alla stesura di un disegno di legge ampio e comprensivo in
ogni forma, a cominciare dal web e dalle videoconferenze, di varie fattispecie di reato
legate all’apologia del fascismo, alla ricostituzione del partito fascista, al razzismo attorno
a cui costruire un consenso parlamentare che renda realisticamente possibile la sua
approvazione.
Su questo tema daremo vita prossimamente ad un serio approfondimento
ed a un ampio dibattito.
Gianfranco Pagliarulo