Come certamente Ella saprà, nella Commissione Difesa della Camera dei Deputati si è aperta la discussione sulla proposta di legge 1360, la quale pretende (art. 2) di equiparare i militari italiani, i deportati, i partigiani ed i combattenti per la libertà ai repubblichini di Salò. E di conferire loro (art. 3, art. 6) una onorificenza (Ordine del Tricolore) con un assegno di 200 euro a testa.
Grande è l’indignazione che si è già manifestata nel Paese, come dimostrato dai numerosi articoli pubblicati su molti giornali; e soprattutto dalla ferma presa di posizione di tutte indistintamente le associazioni combattentistiche e partigiane, dalle grandi organizzazioni di massa (CGIL, ARCI) e da tutti i partiti politici antifascisti (Pd, Idv, Prc, Pdci, Sinistra Democratica).
Significativamente ammonitrici e incisive sono le dichiarazioni del Presidente Emerito della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e del Presidente Emerito Carlo Azeglio Ciampi, di cui ci permettiamo di allegarLe copia, unitamente alla sopracitata proposta di legge.
L’ANPI si è fatta doverosamente promotrice di una campagna di informazione e di mobilitazione che ha preso avvio da una solenne Conferenza tenuta nel cuore di Montecitorio nella Sala del Cenacolo. E si rivolge a Lei, Signor Sindaco, perché voglia farsi interprete dei sentimenti di tanti cittadini, attraverso le iniziative del suo Consiglio Comunale, volte a chiedere al Presidente della Camera di intervenire per depennare e per bloccare la discussione di quella proposta di legge: l’Italia democratica ritiene che non sia assolutamente ammissibile assegnare ai repubblichini responsabili di tanti efferati misfatti contro la Patria e contro i combattenti per la Libertà una decorazione della Repubblica italiana nata dalla Resistenza.
Confidando sulla sua alta sensibilità, le inviamo i saluti più cordiali.
Lino “William” Michelini – presidente dell’ANPI provincialelettera inviata ai sindaci dei 60 comuni del Bolognese, ai presidenti di Quartiere di Bologna, al presidente della Regione Vasco Errani ed alla presidente della Provincia Beatrice Draghetti
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